Smart Working: tecnologie, evoluzione ed implementazione

Nell’attuale contesto competitivo globale delle imprese, l’evoluzione e la maggiore disponibilità di tecnologie innovative sta fortemente cambiando il modo di lavorare delle persone generando nuove tipologie e modalità di lavoro. In questo quadro si inserisce anche il lavoro agile, noto altresì come smart working.

Vediamo nel dettaglio in cosa consiste lo smart working

Si tratta di una nuova filosofia del lavoro dove il concetto della postazione fissa all’interno dell’azienda viene sostituito da una maggiore flessibilità in termini di orario e luogo per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Tale nuova modalità di lavoro, diffusasi in America e nel resto dell’Europa già a partire dagli anni 90’, nell’ultimo decennio si è diffusa anche in Italia, soprattutto nelle grandi imprese, e attualmente a livello nazionale viene disciplinata dalla Legge 22 maggio 2017 n.81.

Inoltre, a fronte della recente normativa e dei diversi vantaggi che questa nuova modalità di lavoro offre alle aziende, lo smart working è un tema di grande attualità ed interesse a livello nazionale.

Vediamo quali sono i vantaggi che comporta questa organizzazione aziendale

Per quanto riguarda i vantaggi, l’implementazione di politiche di lavoro agile consente, infatti, ai lavoratori di beneficiare di un migliore work-life balance. Per le aziende inoltre rappresenta un’opportunità per aumentare la loro competitività e conseguire una maggiore produttività ed un’ottimizzazione dei costi.

Si tratta di un fenomeno in continua crescita anche in Italia (+20% rispetto al 2018) e questo dato viene confermato dalle recenti ricerche realizzate dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano.

Secondo questi studi, attualmente in Italia circa il 60% delle aziende medio-grandi risulta avere adottato politiche di lavoro agile mentre le aziende più piccole risultano più restie nell’avviare questo tipo di iniziative.

Limiti da superare per agevolare lo smart working

Questo dato è legato al fatto che a livello nazionale sono ancora presenti diverse criticità e limiti che possono ostacolare la diffusione dello smart working. Tra questi, un fattore particolarmente rilevante è legato alle tecnologie innovative e alla poco diffusa cultura digitale delle aziende italiane. Che presenta grandi margini di miglioramento. Questo può rappresentare un freno per lo sviluppo delle politiche di smart working in Italia.

Di conseguenza, risulta pertanto fondamentale aiutare le aziende a comprendere meglio i benefici e il notevole impatto culturale ed organizzativo che può derivare dall’attuazione di progetti di lavoro agile. Supportando questo anche con iniziative governative a livello nazionale come ad esempio il Piano Industry 4.0.

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